Laboratorio Tecnico Ortodontico di Nappo Antonio s.n.c.
DISPOSITIVI FUNZIONALI
Nella famiglia dei dispositivi funzionali sono comprese quelle apparecchiature che una volta inserite tra le arcate dentarie impongono una temporanea posizione di correzione o ipercorrezione dell’ anomalo rapporto interarcate precedente ,modificando la posizione e la tensione dei tessuti molli periorali e stimolando la funzione dei muscoli elevatori e protrattori con una conseguente variazione del modulo di crescita scheletrico.
Sostanzialmente partendo dal concetto di base della filosofia funzionale, cioe’ la stretta dipendenza del rapporto forma-funzione, se in corso di sviluppo, si modifica una situazione funzionale impropria e si imposta un’azione ortopedica, viene riprogrammata la morfologia della struttura ossea verso un modello scheletrico piu’ efficiente e fisiologico.
Di conseguenza le forze trasmesse dal dispositivo alla dentatura in sviluppo, modificano sia i moduli di eruzione dei denti che le creste alveolari,questa e’ l’interpretazione di base introdotta dall’osservazione sul funzionamento del primo attivatore.
Capostipite di questo genere di manufatti e l’Andresen-Haupl privo di elementi di ritenzione o attivi che impegnava entrambi le arcate dentarie e per questo definito monoblocco bimascellare.
Nel tempo e da questi concetti si sono evolute molteplici apparecchiature, diverse per forma dimensioni ed approccio che di solito prendono nome dall’autore.
Il morso di costruzione o attivazione ha una importanza basilare per una corretta costruzione del dispositivo richiesto .Esso imposta i futuri rapporti spaziali interarcata e la sua registrazione in senso verticale orizzontale e laterale e’ dettata soprattutto dal tipo di crescita ed ovviamente dalla malocclusione in essere.
Consapevoli della vastita’ delle apparecchiature usate in clinica , vi proponiamo un elenco di quelle piu’ richieste nella nostra pratica quotidiana.